Il San Lorenzo Lorenzo Nuovo bussa al campionato.
In Prima categoria c’è una squadra che nel silenzio generale si sta facendo largo: senza squilli di tromba e grandi promesse la compagine gialloblu guidata in panchina da Fabio Goretti si sta ritagliando un ruolo importante nel raggruppamento A. Lo score dopo sette partite parla chiaro: quattro vittorie, due pareggi e una sconfitta. A tracciare un primo bilancio di questo primo scorcio di stagione del San Lorenzo Nuovo ci pensa il direttore generale Giuseppe Breccola: “Siamo l’outisider del campionato, nessuno ci prende davvero sul serio ma noi siamo lassù e l’aria di alta quota non ci fa male. Non importa se gli altri ci considerano o meno. Io dico solo che le risposte vere può darle solo il campo. Come più volte ripeto in società, noi siamo un paese di trincea ai confini tra Umbria e Toscana e solo con il lavoro e l’organizzazione si ottengono grandi risultati. La Prima è una categoria difficile in cui oltre alla tecnica bisogna metterci sempre tanta corsa e tanto sacrificio”.
Il dirigente gialloblu coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che stanno lavorando dall’inizio della preparazione: “Voglio fare un particolare ringraziamento a chi dall’inizio sta lavorando in silenzio e si sta rimboccando le maniche per questa squadra. I risultati che stiamo ottenendo ora vengono da lontano, dal gruppo dello scorso anno guidato da Broccatelli che si è salvato con pieno merito, dallo zoccolo duro della squadra, dai dirigenti che hanno completato la rosa con giocatori spesso provenienti dalla Seconda categoria e da formazioni juniores”.
Breccola si sofferma anche su Fabio Goretti, il tecnico che è il grande artefice della partenza a razzo in campionato: “Ha messo l’oro nelle gambe dei ragazzi, li sta gestendo giorno per giorno, li fa sentire giocatori veri e loro lo seguono. Una squadra fatta di uomini veri, senza grilli per la testa. E la società cerca di farli lavorare serenamente senza mettere pressione. Goretti è uno che pensa poco alla visibilità e tanto al lavoro. Voglio fare un plauso particolare a lui e ai ragazzi: ci state dando grandi emozioni. Poi se nessuno ci prende sul serio, pazienza. A noi va bene così”.