Una settimana divisa a metà tra le grandi passioni della sua vita. Da una parte quella quasi quotidiana del calcio, portiere prima ed ora direttore sportivo del Pianoscarano, dall’altra quella per il Festival della canzone italiana.
Sanremo per Giuseppe Iacomini e la sua famiglia è diventata in questi anni quasi una liturgia che pian piano, attraverso i social, è riuscita a coinvolgere anche tanti altri protagonisti del calcio dilettantistico nostrano.
Per lui questa sera inizia una lunga maratona che si concluderà con la finale di sabato notte e poi con il match del Pianoscarano in casa contro il Vetralla. Per fortuna per lui le ore piccole della finalissima non incideranno nel rendimento della squadra: “E' una passione che mi porto da sempre. Con il discorso dei social è stata poi trasmessa un po' a tanti. Tutti gli anni da portiere questo evento mi metteva un po' di pressione, dovevo giocare e la gente sapeva che avrei fatto tardi il sabato notte. Per fortuna però è andata sempre bene. Cosa dirò alla squadra? Ai miei giocatori dico che la finale gliela racconto io e non si devono azzardare a commentare i miei post dopo una certa ora perchè li controllo".
Non c’è solo il fantacalcio ma anche il fantasanremo e Iacomini è riuscito a creare una lega con ben 250 partecipanti: "E' un po' come il fantacalcio, si scelgono cinque cantanti ed i punteggi sono legati non solo alla classifica finale, ci sono bonus e malus relativi all'atteggiamento o al vestiario dei cantanti. L'ho iniziata per scherzo ed alla fine sono arrivato a 250 partecipanti".
A parte Sanremo il Pianoscarano è uscito con un buon punto dallo scontro diretto di Nepi e si avvia ad ospitare domenica il Vetralla per tornare a mettere pressione alle dirette avversarie: "Un buon punto - prosegue Iacomini - ci ha dato consapevolezza che stiamo crescendo. Due tre mesi fa l'avremmo persa invece questo è un pareggio che deve essere preso in maniera positiva. Fa parte del nostro percorso. Per me è stato un piacere tornare a Nepi, ho ritrovato tanti amici ed uscire dal campo tutti abbracciati mi ha ripagato ancora di più".