L’Atletico Capranica si è persa sul più bello.
Nel momento clou della stagione la squadra di Mariano Moroni ha compiuto tre passi falsi consecutivi che l’hanno di fatto estromessa quasi definitivamente dalla corsa al titolo.
Il ko di Montefiascone poi le due casalinghe consecutive subite nel recupero prima dalla Fulgur Tuscania e poi tre giorni fa dalla Maremmana hanno praticamente fatto gettare una stagione al vento o quasi agli amaranto del presidentissimo Franco Moretti.
Il tecnico dei capranichesi parla di un problema mentale forse derivato dalla pressione subita in questi mesi: “Difficile trovare una spiegazione a quello che è successo – dichiara Mariano Moroni - Le prestazioni sono state sempre di livello ma ci sono dei black out come quelli contro Tuscania e Maremmana ai quali diventa difficile dare una spiegazione dal momento che fisicamente stiamo bene. Probabilmente si paga la pressione che ci è stata messa addosso per tutta la stagione come la squadra da battere. E questa cosa l’abbiamo pagata essendo sempre obbligati a vincere. Infine mettiamoci un pizzico di sfortuna, ogni episodio ci gira contro”.
Addio sogni di gloria ma l’allenatore degli Capranica non vuole certo mollare a due mesi dalla fine del campionato: “Il primo posto avevo già dichiarato che fosse in mano al Ronciglione. Sul secondo tutto è ancora in ballo perché ci sono 24 punti a disposizione. E’ difficile perché ci sono due squadre davanti ma non possiamo tirare i remi in barca così presto”.
Dopo la sosta c’è subito la sfida che avrebbe dovuto rappresentare il bivio di tutto il campionato in casa del Ronciglione United. Un derby sempre bello che ma rischia di perdere il suo fascino e la pesantezza dei tre punti: “Non so come vederla se la gara migliore o peggiore che ci poteva capitare dopo la sosta – conclude Moroni - E’ un derby e lo sappiamo che sono partite particolari ma valgono tre punti come quelli che abbiamo perso contro la Maremmana. Faremo il possibile per riprendere quelli che abbiamo perso per strade in queste ultime domeniche”.