Angelo Di Gennaro lascia la Boreale dopo tre anni. Se ne va un pezzo di storia di questa gloriosa società romana. Uno degli uomini più rappresentativi della favola biancoviola delle ultime tre stagioni chiude quella che possiamo definire una storia d’amore calcistica, una di quelle che difficilmente riusciamo ancora a raccontare.
Ben 48 gol in tre anni. Una bandiera di questa società. Perché la decisione dell’addio?
“Sono arrivato alla Boreale perché mi legava il mio rapporto col presidente Furio Fischer. Con lui via dalla Boreale questa cosa è venuta meno. Ho anche voglia di fare un’altra esperienza. Sono stati tre anni bellissimi, il primo anno indimenticabile visto che nessuno si aspettava che arrivassimo in Eccellenza”.
Angelo Di Gennaro lascia un pezzo del suo cuore…
“Quello che mi rammarica di più è lasciare tanti compagni coi quali ho condiviso tantissimi momenti. Mi sono legato molto a giocatori come Gonnella, Pagnottelli, Della Penna, Guidi coi quali ho vissuto i maggiori momenti. Dispiace anche salutare quei dirigenti che col tempo sono diventati amici come il dg Pietro Laureanza ed il ds Maurizio Villi”.
Tanti ricordi, ma forse in più bello è quel match incredibile di Forano nei play off di Promozione.
“Si. Senza dubbio il 2-4 ai play off in casa della Valle del Tevere. Perdevamo 2-1 ed eravamo in dieci uomini. Alberghini segnò il 2-2 allo scadere. Ai supplementari segnai la rete del vantaggio e, dopo le due espulsioni dei padroni di casa, segnai il quarto gol che valse la mia tripletta personale e l’Eccellenza. E’ stato un susseguirsi di emozioni impressionante quella mattina. Abbiamo fatto un’impresa”.
Il futuro di Di Gennaro?
“Cerco una squadra dove possa trovare la stessa atmosfera familiare della Boreale. All’interno c’era un grosso rispetto reciproco per tutti quanti e si poteva lavorare senza grandi pressioni. Ho parlato con Ottavia, S.Angelo Romano e Montasola ma per il momento voglio capire quale sarà la mia strada giusta. Non ho fretta”.