“Il giorno dopo è ancora più bello” ha dichiarato Stefano Del Canuto.
Una verità che appartiene a quasi tutti gli sportivi che vivono un grande successo personale e/o di squadra. Terminati i festeggiamenti e scaricata l’adrenalina il giorno dopo si riesce a gustare la vittoria in maniera diversa. Come diverse sono anche le riflessioni. La gioia e l’emozione non ti permettono di dire molto nell’immediato.
Ed allora il tecnico viterbese commenta così all’indomani del trionfo della Sorianese che dopo dieci anni, l’ultima volta nel campionato 2024-2015, tornerà a disputare un campionato di Eccellenza. Parole d’amore per tutto il popolo di Soriano nel Cimino:
“Il frastuono della vittoria non è più all’esterno ma è dentro di te e forse lo senti ancora più forte. Oggi chi ama la Sorianese si è svegliato col sorriso in faccia ed essere conscio di aver contribuito a questa eterna soddisfazione è motivo di infinito orgoglio. Un orgoglio che la vittoria ha solo certificato e sublimato ma che già ci apparteneva: aver riportato entusiasmo, tifo, colore e passione al Celso Perugini. Festeggiare con i tifosi, udire un boato pazzesco ad ogni goal, sentirsi amati e sostenuti ci aveva già regalato la felicità”.
Stefano Del Canuto è al suo secondo successo in Promozione dopo quello di Tarquinia con la Corneto. Il tecnico esalta il suo gruppo di ragazzi, un gruppo di calciatori molti dei quali hanno già vinto campionati in altre sedi: “Questa squadra ha vinto. Ha riportato la Sorianese in Eccellenza e lo ha fatto in un modo di cui ne sono fiero: leale, sportivo, con parole e comportamenti mai fuori le righe, con profondo rispetto per gli avversari con i quali ci siamo battuti sempre con onestà riconoscendone il valore. Con la stragrande maggioranza degli avversari lo stesso spirito è stato ricambiato e questo ha reso ancora più bello il tutto; le posizioni delle prime cinque sono state incerte fino a poco tempo fa il che mi fa complimentare con Tolfa, Urbetevere, Palocco e Santa Marinella per lo splendido percorso e le belle partite in cui ci siamo confrontati e ovviamente con i loro rispettivi mister, staff e giocatori”.
E’ anche il momento dei ringraziamenti: dal presidente Moreno Porta, al suo staff fino ai calciatori, tifosi ed il diesse Rodolfo Moronti: “Ringrazio davvero tutti quelli che hanno contribuito a rendere questa stagione indelebile, dal Pres Moreno Porta a tutta la società, al mio grande staff Mauro, Simone, Valerio e Ciccio, ai calciatori immensi, ai magnifici Campari Crew, alla mia famiglia in cui scorre anche sangue "sorianese". Una menzione speciale però la devo fare – conclude Stefano Del Canuto - al mio DS Rodolfo Moronti, ineguagliabile critico, scontento di qualsiasi mia scelta, in disaccordo con me su quasi tutto, dalla formazione iniziale ai cambi, severo analista dialettico delle interviste post partita, amante del calcio ultraoffensivo lui, incallito difensivista io, ma anche autentico compagno di avventura, amico vero e artefice di questo percorso”.