Una cavalcata iniziata sin dalla prima giornata di campionato. Il Soratte per la prima volta nella sua storia parteciperà al prossimo campionato di Promozione 2024/25.
Un torneo dominato dalla squadra di Scaricamazza che domenica ha festeggiato dopo il punto conquistato davanti ai propri tifosi contro il Cesano.
E’ stata la prima volta per il diggì Piergiorgio Cenci, il vero deus ex machina del club biancorosso, il quale ha preso questa società quattro anni fa prima del Covid quando lottava per la salvezza portandola piano piano nei piani alti della classifica: 4° nel 2021-2022, 3° dietro Rieti e Monterotondo nel 2022-2023 fino al trionfo di questa stagione.
Una scalata che il direttore generale Cenci racconta così
“Nel 2019-2020 presi la squadra in un momento particolare per il calcio santorestese dopo la salvezza con lo spareggio. In tanti avevano deciso di smettere e quindi Sant’Oreste aveva bisogno di un cambio generazionale ma qui non c’erano calciatori. Ho ricominciato da zero e da subito delle difficoltà nel fare una squadra competitiva. Chiamavo ma dall’altra parte del telefono non c’era grosso interesse. Piano piano, passo dopo passo con il nuovo tecnico De Cristoforo ci siamo messi lì a costruire. Paolo Ceglia fu il primo a dirci di sì, poi a stagione in corso Andrea Misuraca rappresentava un nome importante. Lui ha un po’ sdoganato il fatto di andare a giocare a Sant’Oreste. Da Morico in poi, oggi capitano, il vento è cambiato. La squadra di oggi è arrivata attraverso un percorso di questi tre-quattro anni con tanti sacrifici dietro”.
Tante vittorie consecutive avevano subito fatto capire che potesse essere l’anno del Soratte. Quando hai avuto la sensazione che potesse essere l’anno vostro?
“Quando ci siamo messi a tavolino con Scacchi e il ds Piergentili avevamo capito di non dover giudicare i giocatori per l’ultima parte dello scorso campionato nel quale ci eravamo lasciati un po’ andare per le performace di Rieti e Monterotondo. Zoccolo duro confermato e scelto Scaricamazza come allenatore. Già nel mercato con l'ok di tutti i giocatori contattati ci siamo resi conto che la stagione sarebbe stata importante. In un momento che avevamo infortunati il Real Campagnano si è avvicinato pur avendo noi una partita in meno ma la nostra leadership non è stata mai in discussione seppur per scaramanzia lo avessimo fatto. Siamo stati forti nei momenti decisivi con delle scelte sofferte”.
Un grande alleato in questo tuo percorso è stato Alessio Scacchi.
“Alessio Scacchi mi ha dato una grossa mano con delle decisioni importanti nella scorsa stagione. Se lo scorso anno avessimo sbragato quest’anno non avremmo potuto vincere il campionato. Siamo riusciti a raggiungere un obiettivo senza un grosso esborso economico. Tanti sono rimasti o venuti solo per la voglia di seguire il progetto Soratte. Abbiamo giocato con 4-5 fuoriquota in campo nonostante a luglio il Crlazio tolse l’obbligo in Prima. Abbiamo scommesso sull’esplosione di un giovane come Montefoschi ed abbiamo vinto. Ed Italiano, da grande, è stato più che determinante in una stagione che lo ha visto ritornare ai suoi grandi fasti calcistici”.
Scacchi importante come tutto lo staff…
“Il diesse Paolo Piergentili ha colmato con la sua esperienza da calciatore i suoi primi da dirigente. Nello spogliatoio è stato determinante aiutando anche tutto lo staff. Scaricamazza è stato l’allenatore perfetto, sempre sereno. Ha capito che eravamo a Sant’Oreste e non al Real Madrid non creando mai problemi e cercando di risolvere quelli che emergevano nel corso della stagione. Un plauso particolare al suo secondo Andrea Miscia, più di un semplice secondo allenatore, un vero valore aggiunto ed a Massimo Favetta che ha rigenerato tutto il gruppo. Meriti anche ad una società compatta che ha saputo sempre guardare oltre anche quando le scelte sono state difficili. In questo senso non posso non citare Daniele Menichelli che ci ha fatto da scudo e non ci ha mai fatto mancare la fiducia ed è riuscito a tenere sempre una linea basata sul merito e sulla crescita”.
Ora la Promozione, pianeta proprio diverso al quale il Soratte si dovrà subito adattare per evitare brutte sorprese. Il ds Cerci come pensa di organizzarsi?
“Stiamo cercando di lavorare per inserire qualche persona che possa coadiuvarci in questo progetto perché sappiamo che il salto di categoria non è solo di campo ma organizzativo e strutturale. L’annullamento dell’obbligo dei fuoriquota senza aver una juniores dietro ci può dare una mano a livello di mercato anche se sappiamo benissimo che questa decisione alzerà il livello del torneo”.